Madrid 2011
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- Terzo giorno -
Il giorno dopo il tempo è ancora discreto, quindi decidiamo di rendere omaggio al mito: si va a visitare il tempio del calcio madrileno, lo stadio Santiago Bernabéu. L’ingresso non è propriamente economico (16 €), ma il tour è oggettivamente ben congegnato: si parte da una visione degli spalti dall’alto del terzo anello per poi entrare in una serie di sale ove si celebra la squadra di calcio del Real Madrid, ripercorrendone la storia.
Tra gli innumerevoli trofei, impressionano la coppe dei Campioni (oggi Champions League): il Real è la squadra che ne ha vinto di più, ben nove. Si scende poi a livello del prato ove ci si può sedere sulle poltrone della panchina immaginando d’essere Mourinho - mmmh, non è esattamente la mia massima aspirazione - si percorre il corridoio che collega gli spogliatoi al campo ed infine si esce attraverso un negozio dove il merchandising del Real Madrid si traduce in un tripudio di migliaia di oggetti che il tifoso eccitato non esita ad acquistare a prezzi salati.
Ormai è ora di pranzo, e ci dirigiamo verso Plaza Major dove sediamo ai tavoli all’aperto del Museo del Jamón (http://www.museodeljamon.com/establecimientos/plazaMayor.php). Il locale merita davvero una sosta: con pochi euro ci si rilassa ammirando la piazza più bella della città e gustando piatti squisiti (i più a base di prosciutto, com’è ovvio dal nome, ma c’è anche molto altro).
Nel pomeriggio il tempo volge al bello, quindi decidiamo di andare al Parque de El Retiro. La metro ci porta alla stazione ferroviaria di Atocha, che tutti tristemente ricordano ferita a morte dagli attentati terroristici dell’11 Marzo 2004. Da lì, con una breve passeggiata arriviamo ad uno degli ingressi del parco. Visto il caldo sole pomeridiano, è bello camminare all’ombra dei grandi alberi e godersi la frescura dei laghetti.

Si incontrano in successione la statua dell’Ángel Caído ed il Palacio de cristal, fino a giungere al grande laghetto nel quale si specchia il complesso monumentale dedicato a Re Alfonso XII.
Dedichiamo le ultime energie del pomeriggio per raggiungere l’Hard Rock Café in Paseo de la Castellana, dove i ragazzi non hanno mancato di acquistarsi una T-shirt ricordo.