Sardegna 2011
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Il turchese dell’acqua, il bianco della sabbia ed il verde dei pini offrono uno spettacolo incomparabile: sicuramente Porto Pino è una delle più belle spiagge mai viste.
Nonostante l’ombra e le frequenti soste al chiosco delle bibite, il sole si fa sentire e la pelle s’arrossa. Neppure stare immersi nell’acqua di un’indimenticabile trasparenza porta sollievo, quindi a metà pomeriggio salutiamo questo paradiso e decidiamo di visitare Carbonia, allungando di qualche chilometro il ritorno.
La città è stata edificata negli anni trenta per ospitare i minatori delle vicine miniere di carbone, volute dal regime fascista durante il periodo dell’autarchia. Visitiamo la chiesa di San Ponziano e la torre civica, entrambe rivestite di trachite rossa per ricordare la dura fatica dei minatori, e passeggiamo per le vie intorno alla centrale piazza Roma.
Un breve tragitto ci riporta a Portoscuso. Dopo cena si esce sul lungomare e si passa dalla gelateria, un’abitudine che manterremo per tutto il soggiorno.

Quinto giorno
Oggi la giornata è dedicata al giro delle isole Sant’Antioco e San Pietro, proprio davanti a Portoscuso.
Sant’Antioco è collegata alla Sardegna da un istmo, quindi la si raggiunge in auto senza necessità di utilizzare il traghetto.
Visitiamo la chiesa dedicata al santo omonimo, e scendiamo nelle interessanti catacombe che si estendono sotto la città.
Procediamo poi per Calasetta, all’estremo nord dell’isola, e continuiamo il tour discendendo verso sud lungo la costa occidentale, rocciosa e selvaggia.
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Porto Pino - La spiaggia
Carbonia - Torre civica
Sant'Antioco - Costa Ovest