Sardegna 2011
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Nell’anno del centocinquantesimo dell’unità d’Italia, la visita è perlomeno doverosa.
Torniamo poi a La Maddalena, dove abbiamo tempo per un giro dell’isola, prima di imbarcarci sull’ennesimo traghetto di questa vacanza, che ci riporta a Palau.
Dopo aver lasciato i bagagli in camera,con la scusa di fare gas ci concediamo una breve puntata all’Isola dei Gabbiani, località notissima agli amanti del windsurf, dove una stretta lingua di sabbia permette il transito dei veicoli dalla terraferma all’isola.
A sera ceniamo al ristorante Zio Nicola, di fronte al porto. Il locale è affollatissimo, e perciò apprezziamo la perfetta organizzazione che riesce a gestire centinaia di coperti senza che le attese per il cibo siano eccessive.
Ottavo giorno
La vacanza è finita. Carichiamo per l’ultima volta i bagagli sul Terios e lasciamo Palau per Olbia, dove ci attende il traghetto per Livorno.
La traversata di ritorno è, se possibile, ancora più lunga e noiosa dell’andata. Si ha però il tempo di scorrere mentalmente le innumerevoli immagini di una vacanza particolare, ove i ricordi di tanti anni fa sfumano nelle sensazioni del presente.
La parte sud-occidentale della Sardegna ha potenzialità enormi ma poco sfruttate, ed è ancora, per molti versi, un luogo selvaggio, aspro ed incontaminato, sconosciuto al turismo di massa.
Speriamo rimanga tale il più a lungo possibile.



