Tenerife 2012
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Alla base delle pareti, nel piccolo porticciolo di Puerto Santiago, vediamo planare, sotto pochi centimetri d’acqua, una razza di almeno un metro di diametro. In quest’isola fauna e flora hanno dimensioni a cui decisamente non siamo abituati…
Rientriamo poi in hotel, dove immersi nelle calde piscine cerchiamo di ritemprare il corpo, che ha coperto 7.000 metri di dislivello in poche ore, sommando salita e discesa, ed è un pochino scombussolato.

Quinto giorno
Oggi completiamo la visita dell’isola, dirigendoci verso le località della costa nord. Dopo molti chilometri di curve, salite e discese, il primo paese degno di nota è Garachico, che raggiungiamo attraverso una strada dagli stretti tornanti che scende dalla montagna alle sue spalle.
Intressante il fortino all’ingresso dell’abitato, e le piscine naturali che l’amministrazione locale ha creato sfruttando anfratti nella scogliera battuta dal mare. Con grande inventiva è stata creata l’opportunità di fare facilmente il bagno in un tratto di costa altrimenti poco sfruttabile dal turismo.
Proseguendo arriviamo a Icod, noto per il cosiddetto “drago millenario”, una pianta di dracena che magari mille anni non ha, ma è sicuramente enorme ed imponente. Dal piazzale della chiesa se ne gode una vista eccellente, e si possono anche notare enormi piante di ficus, poco valorizzate ma al contrario incredibilmente grandi per chi come noi stenta a far sopravvivere una stitica piantina in vaso.
Ancora una prova di come la natura sia potente a queste latitudini.
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